Descrizione
Acqua garantita e di buona qualità, anche nei periodi in cui l’oro blu scarseggia. I Comuni di Collecchio e Sala Baganza hanno dato un altro “colpo di piccone al campanile”, unendo le forze per migliorare la rete e l’approvvigionamento idrico nella zona tra via Fedolfi e la Strada provinciale 58, a beneficio dell’ambiente, dei propri cittadini e delle imprese.
L’intervento, eseguito da IRETI con un investimento di 700mila euro, ha visto la posa di due chilometri di nuove tubazioni, realizzate con materiali innovativi, e il collegamento dei due serbatoi di via Remitaggio, in territorio salese, e quello collecchiese che si trova nell’area del Parco dei Boschi di Carrega in prossimità della Villa del Ferlaro.
Nei prossimi giorni il tratto della SP 58, denominata via Collecchio, riaprirà al traffico in entrambi i sensi di marcia, e nella mattinata di martedì 19 novembre il sindaco Aldo Spina ha effettuato un sopralluogo sul cantiere insieme al vicesindaco collecchiese Paolo La Marchina, al Coordinatore del Consiglio locale di ATERSIR, Gianluca Borghi, e al responsabile del ciclo idrico di IRETI Emilia, Federico Ferretti. «L’intervento ha per obiettivo un miglioramento generale del servizio, in termini quantitativi e qualitativi – ha spiegato il primo cittadino salese –. L’interconnessione della rete acquedottistica tra Collecchio e Sala Baganza in una zona come questa, è ancora più importante, perché qui hanno sede insediamenti residenziali ma anche produttivi di una grande rilevanza, e le reti devono essere in grado di supportare le loro attività. Occorre quindi superare la logica del campanile per assicurare le risorse ad un livello di ambito territoriale ottimale, con standard di qualità sempre più elevati».
Per il vicesindaco collecchiese La Marchina, «l’intervento rappresenta un’ulteriore tappa della collaborazione sempre più stretta tra i nostri due Comuni, che per contiguità territoriale condividono scambi quotidiani tra realtà produttive e di comunità. In questo senso – ha aggiunto –, l’attenzione sulle infrastrutture è, e deve essere, prioritaria, ragione per la quale siamo convinti che sia sempre più necessario un approccio con un’ottica di più ampio respiro, non limitata al singolo territorio».
«Un’altra realizzazione nella piena condivisione tra Comuni – ha commentato Borghi –, all’interno di una progettualità importante e significativa che abbiamo seguito con il Consiglio locale di ATERSIR e che rappresenta un altro tassello di miglioramento della rete idrica a favore della comunità».
«Le nuove tubazioni e il collegamento tra i due serbatori, permettono una maggiore resilienza nei periodi di difficoltà – ha spiegato Ferretti –. Grazie ad una integrazione tra una zona “più fortunata” e una “meno fortunata” dal punto di vista idrico, ci sarà anche un miglioramento della qualità».